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Transizione energetica

transizione energetica

Probabilmente la recente crisi energetica in seguito all’invasione dell’Ucraina, che ha causato il famoso “caro-bollette”, ha fatto crescere ancora di più una sensibilità verso le fonti rinnovabili che in Italia era già alta.

Secondo un’indagine realizzata da Ipsos in collaborazione con European Climate Foundation, che ha preso in esame l’atteggiamento dei cinque Paesi europei più popolosi (Italia, Francia, Spagna, UK e Polonia) verso la transizione energetica, siamo i più entusiasti e i più pronti nei confronti di questo nuovo corso che appare sempre più l’unico possibile.

Secondo il 74% degli intervistati italiani, infatti, l’UE dovrebbe fissare un obiettivo superiore a quello attuale del 32% per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Inoltre il 72 e il 65% degli italiani si dichiara disponibile ad avere parchi solari ed eolici vicino casa, sfatando il mito secondo cui queste innovazioni sono ben accette soltanto “altrove”. Fiducia anche verso le comunità energetiche, cui parteciperebbe il 71% del campione preso in esame.
Infine per il 61% degli intervistati - la percentuale più alta fra i Paesi presi in esame - andrebbe semplicemente ridotto il consumo di gas.

Imprimere cambiamenti sistematici in un settore articolato come quello energetico non è un processo lungo e complesso e un atteggiamento positivo diffuso è il primo passo per invertire la rotta.

Energia green: le GO

Hai mai sentito parlare della Garanzia di Origine?

È una certificazione elettronica, valida 12 mesi, che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate dagli impianti qualificati IGO (impianti alimentati da fonti rinnovabili). 
Per ogni MWh di energia elettrica rinnovabile immessa in rete da impianti qualificati IGO, il GSE rilascia un titolo GO, in conformità con la Direttiva 2009/28/CE.
Tutti i titoli GO vengono rilasciati, trasferiti e annullati in maniera elettronica tramite l’apposito Portale web.

Il GSE si occuperà di creare un conto proprietà, su cui saranno depositati i titoli:

  • ai produttori che lo richiedono (o all’atto del rilascio della qualifica IGO);
  • alle imprese di vendita soggette all’obbligo (D.M. 31/07/2009) che lo richiedono;
  • ai trader operanti nel mercato elettrico italiano e/o estero che lo richiedono.

La GO viene utilizzata nella vendita di energia alle aziende sulla base di un principio di compensazione: infatti, anche se l’energia consumata è sempre la stessa, questo titolo garantisce che a ogni singolo MWh venduto - e consumato dall’azienda - come verde corrisponda una effettiva produzione da fonti rinnovabili.
La finalità è quella di attestare la serietà della fornitura di energia verde da parte del venditore e garantire la scelta sostenibile del cliente.
In pratica, quanto più i consumi coperti da GO aumenteranno, tanto più questo significherà che la produzione da fonti rinnovabili è aumentata e che quindi il livello di emissioni di CO2 si sarà abbassato.

Per questo, indipendentemente da dove l’energia viene prodotta, l’efficacia della procedura è indubbia!

energia verde

 

Aziende ed energia: come risparmiare sugli sprechi

risparmiare sugli sprechiBen prima che quella energetica diventasse un’emergenza internazionale, Repower aveva messo a punto soluzioni di efficientamento e di riduzione degli sprechi per le aziende. Soluzioni più che mai valide oggi che i consumi energetici e i loro relativi costi rappresentano uno dei nervi più scoperti del sistema economico italiano e globale.

Permettere di consumare solo quello che è davvero necessario per ogni azienda è l’obiettivo di FOCUS, la diagnosi energetica completa e personalizzata tarata sulle esigenze di ogni singola realtà.
Creata per le grandi imprese e le aziende a forte consumo di energia, è indicata anche per le piccole e medie imprese manifatturiere perché funzionale a capire come viene utilizzata l’energia in azienda, a individuare le cause degli sprechi e a ridurre consumi e costi con interventi mirati.
Eseguita con regolarità, fornisce inoltre indicazioni pratiche e precise sullo stato di salute dell’azienda, in un'ottica di efficientamento energetico.
Attraverso un’indagine approfondita ma non invasiva, FOCUS esamina nel dettaglio le fatture, i processi produttivi, i macchinari più energivori, i flussi di energia e le abitudini di consumo.
Individua eventuali sprechi e restituisce un’analisi completa sulle opportunità di risparmio collegate a interventi gestionali e di efficienza energetica, con relativa scala di priorità.
FOCUS fornisce anche una valutazione economica di costi e benefici e indicazioni concrete sui tempi di ritorno dell’investimento suggerito, segnalando da subito anche il costo di un eventuale mancato intervento sulle inefficienze individuate.

Un altro strumento utile per effettuare le misurazioni dei consumi è eFFettiva, il servizio Repower che permette di approfondire come e dove consuma un’azienda, in modo da comprendere anche come questo fattore concorra al prezzo dei prodotti, e individuare quei piccoli interventi sulle abitudini di consumo in grado di generare opportunità di risparmio.
eFFettiva comprende anche un’analisi accurata dei dati raccolti, una sintesi sull’esito del monitoraggio energetico, con i commenti di un esperto e le indicazioni pratiche sulle abitudini di consumo che possono tradursi da subito in risparmi energetici.

Due strumenti, FOCUS ed eFFettiva, in grado di implementare quelle buone pratiche di efficientamento energetico che costituiscono il primo step, il più economico e il più semplice sistema da mettere in atto per intervenire sui costi dell’energia.

10 cose da fare per rendere sostenibile la tua azienda

rendere sostenibile

Che quello della sostenibilità ambientale sia “il tema” per eccellenza, tanto nel dibattito politico quanto nel mondo economico, è ormai una certezza.

Le grandi aziende hanno tutte al loro interno dei veri e propri dipartimenti dedicati alle azioni e alle iniziative da intraprendere in questa direzione. E le realtà piccole e medie, che nel nostro Paese rappresentano la maggioranza delle imprese?
Anche queste aziende possono fare molto per aumentare al proprio interno la consapevolezza per quanto riguarda il tema ambientale.

Ecco alcuni spunti:

  • Al momento di individuare il partner per le forniture energetiche, preferire chi è in grado di offrire energia proveniente fonti rinnovabili e certificate.
  • Dotarsi di una o più certificazioni ambientali.
  • Scegliere il LED come tecnologia per l’illuminazione di capannoni, negozi e uffici.
  • Monitorare i consumi energetici di macchinari e impianti in modo da individuare tempestivamente e risolvere eventuali inefficienze.
  • Attenersi alle regole in vigore nel proprio comune per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti.
  • Al momento di fare acquisti di oggetti e arredi per l’azienda, preferire soluzioni realizzate con materiale riciclato e riciclabile.
  • Dotarsi di una flotta aziendale green, composta da veicoli elettrici, e istallare colonnine per la ricarica cui possono accedere dipendenti e clienti.
  • Incentivare i dipendenti all’utilizzo di mezzi di trasporto non inquinanti.
  • Limitare l’utilizzo della plastica monouso a partire dai bicchieri per acqua e caffè.
  • Evitare sprechi e dispersioni.
    A questo proposito, ci sono diversi suggerimenti che valgono non solo in azienda, ma anche a casa:
    - settare il computer sulla modalità risparmio energetico;
    - non tenere la luminosità degli schermi al massimo e disattivare lo screensaver;
    - disconnettere internet se non serve;
    - spegnere i dispositivi quando non vengono utilizzati e limitare l’utilizzo dello stand by;
    - regolare le temperature di aria condizionata e riscaldamento evitando caldo e freddo estremi.

Sembra tanta roba? In realtà si tratta soprattutto di azioni di buon senso.
Iniziare a mettere in pratica, sul lavoro come a casa, è il primo passo per fare qualcosa di concreto per il pianeta e ... per noi stessi!