Se il buongiorno si vede dal mattino, la chiusura delle contrattazioni nelle commodities energetiche nel mese di gennaio, è un gradito segnale di un mercato che si è lasciato alle spalle delle valorizzazioni eccessive, creando agitazione nel settore e danneggiando considerevolmente la regolare produzione ed attività imprenditoriale.
Il mercato a pronti ha, dunque, riproposto dei valori di scambio che riportano al periodo pre-crisi energetica del 2021: il PUN medio del mese è stato pari a 99,16 €/MWh, mentre per il PSV (non ancora disponibile al momento della trasmissione della newsletter) potrebbe assestarsi intorno i 0,332 €/Smc.
Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato il 24 gennaio 2024, entrando subito in vigore, l’atteso decreto a supporto di “modalità di incentivazione per sostenere l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabili”. Si tratta delle cosiddette Comunità energetiche rinnovabili (Cer), un fenomeno già diffuso sul territorio nazionale ma che ora trova un quadro normativo di riferimento che ne sostiene la nascita e lo sviluppo, per perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.