fbpx

MERCATO ENERGETICO FEBBRAIO 2024

Prosegue la discesa dei prezzi delle commodities energetiche anche nel mese di febbraio: il PUN medio del mese è stato pari a 87,63 €/MWh, mentre per il PSV si è posizionato a 0,297 €/Smc.

Mercato elettrico

Dopo essere sceso sotto i 100 €/MWh a gennaio 2024, nel mese di Febbraio 2024 la discesa è continuata, facendo registrare un nuovo importante picco al ribasso.
Il PUN di Febbraio 2024 si è attestato a 87,63 €/MWh (0,08763 €/kWh). Era dal mese di Giugno del 2021 che il PUN non scendeva sotto la soglia dei 90 €/MWh. 

PUN febbraio

Le prime contrattazioni del mese di marzo si mantengono su cifre medie al di sotto dei 100,00 €/MWh, pur registrando un leggero innalzamento (ad oggi il PUN medio è stimato a 88,68 €/MWh), perlopiù dovuto alle avverse condizioni climatiche delle ultime settimane, che hanno determinato un incremento della domanda di gas per riscaldamento, con conseguente innalzamento del prezzo medio della commodity energetica.
Nonostante ciò, l'attuale previsione del GME per l'anno 2024 fotografa una situazione positiva, con prezzi medi destinati ancora a scendere, quanto meno sino a tutto il secondo trimestre 2024.

Mercato del gas naturale

Anche le quotazioni all’ingrosso del gas sono in discesa. I valori di PSV e IGI sono stati molto al di sotto delle aspettative, sia e gennaio che a febbraio. Anche grazie alle quotazioni basse del metano, utilizzato in larga parte per la generazione di elettricità con il termoelettrico, i prezzi dell’energia sono tornati a scendere in maniera importante.

Andamento gas

Il grafico mostra l'andamento del prezzo del gas naturale negli ultimi due anni, ponendo un confronto tra le principali "soluzioni" attive nel mercato nazionale:
- mercato della maggior tutela, prossima alla dismissione anche per il domestico;
- mercato libero basato su prezzo variabile (PSV), cioè ove l'indice mensile è la media della contrattazione giornaliera del cd. mercato a pronti;
- mercato libero basato su prezzo fisso, ove il prezzo viene pre-determinato dal trading.

E' interessante rilevare come, salvo un breve periodo mostrato all'inizio dell'analisi, solitamente il prezzo determinato dal PSV mensile sia più basso rispetto al prezzo fisso. Questa differenza, che non sempre viene colta ed attenzionata correttamente dagli operatori e dagli utenti finali, è giustificata dal diverso mercato in cui vengono elaborate le quotazioni di prezzo: mentre il PSV variabile deriva dalla contrattazione giornaliera, il prezzo fisso è quotato seguendo stime e considerazioni fatte dai traders a medio e lungo termine.
Quando, dunque, si opta per una soluzione contrattuale a prezzo fisso (ed il principio è valido tanto per il gas naturale quanto per l'energia elettrica), l'utente finale deve essere consapevole che non potrà "spuntare" il prezzo giornaliero del mercato a pronti, bensì quanto stimato dai traders per garantire la stabilità di fornitura per il periodo richiesto (es. 12 o 24 mesi).

Suggerisco, infine, una lettura dell'articolo di Enrico Quintavalle, apparso su Quotidiano Energia, nel quale sono esposte alcune considerazioni sul mercato energetico a due anni dalla guerra in Ucraina: qui il link.